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Ente autorizzato per le adozioni internazionali

Testimonianza famiglia Previtali

Storia di un’adozione


Famiglia Previtali

Questa storia comincia molti anni fa precisamente nel mese di gennaio 2003. È giusto in questo periodo che Alessandra e Alberto Previtali decidono di adottare un bambino; non hanno ancora idea dell’iter burocratico che li aspetta ma sono decisi, fermi: andranno fino in fondo. In principio sono ancora disinformati circa il tipo di adozione da intraprendere: nazionale o internazionale? E proprio nell’anno 2004 fanno un viaggio che chiarirà le loro idee definitivamente: conoscono un paese affascinante, con le sue contraddizioni, i suoi sapori forti, i suoi colori sgargianti, il suo popolo cortese... tutto ciò rappresenta l’India.
In questo contesto, dopo aver ottenuto l’idoneità dal tribunale competente danno mandato alla Primogenita Adoption per un’adozione indiana.
Trascorre molto tempo, nella loro mente si materializza una bimba indiana, bellissima con la pelle ambrata, i lunghi capelli neri……i coniugi Previtali continuano a viaggiare, conoscono nuovi bellissimi paesi ma nel loro cuore resta il desiderio di tornare in India; e infatti tornano nel 2006 (questa volta nel sud) e di nuovo fanno un’altra meravigliosa esperienza. Nel frattempo continuano a sperare in un epilogo possibile della loro pratica di adozione ma è solo nel novembre del 2006 che l’associazione comunica loro l’abbinamento col minore: bambino di anni otto, nome difficile al primo impatto s r i k a n t h.
È proprio vero che comunque ci si faccia una propria idea, la realtà si presenta sempre difforme... bambino (ma noi ci eravamo convinti ormai sulla bimba), anni otto (per noi 5 o 6 anni)... insomma la riflessione dura poco anche perché ci danno giusto 24 ore di tempo per esprimerci in senso favorevole o contrario e noi accettiamo; "siete delle persone meravigliose" mi dice il presidente. Intanto cerchiamo di familiarizzare con il nome e continuiamo a chiederci come sarà?

Ecco che dopo qualche mese alla festa annuale dell’associazione arriva la risposta: ci viene consegnata una foto e caspita... è identico a te Alberto! Io non ci credevo ma è proprio vero i figli adottivi assomigliano comunque a uno dei genitori e anche adesso è così: Srikanth è identico a mio marito Alberto se non fosse per il colorito leggermente più ambrato che lo rende un pochino differente.
In seguito ci inviano un video che ritrae il nostro bambino che canta una canzoncina sugli animali: rimaniamo estasiati dal candore del suo sorriso, dalla sua bellezza. E così arriva il giorno in cui si parte... tanti interrogativi che fino allora non ci avevano sfiorato... uno fra tutti "gli piaceremo?!"; e finalmente il 26 marzo 2008 ci conosciamo: arriviamo con il taxi fuori dall’istituto Vazzalia di Bangalore e subito scorgiamo un bimbo solare e bellissimo che ci sorride dal cancello "è lui" dice mio marito "mi sembra piccolino" dico io... e infatti è proprio srikanth che ci viene incontro, ci bacia e sorridente ci dice "ciao mami and daddy". Mentre scrivo è il 24 novembre 2009, sono trascorsi un anno e 8 mesi che mio figlio sriki (così si fa chiamare da parenti e amici), sintetizza così "sono stato 5 anni in Vazzalia, 1 anno e 8 mesi sono tanti, ma sono ancora pochi per conoscersi veramente bene"; quando sriki è arrivato da noi era alto 1,33 cm e pesava 25 kg; adesso è alto 1,54 cm e pesa 37 kg; non passa giorno che non ripeta a me e a mio marito che ci vuole tanto bene, che gli siamo piaciuti dal primo momento che ha visto le nostre foto, che per ora non sente il bisogno di condividere il suo tempo libero con i suoi amici perché vuole trascorrere più tempo possibile con mamma e papà, è socievole con tutti, è molto sensibile, il suo approccio con la cucina italiana è stato molto positivo (ma quante lacrime all’inizio mamma alla mensa della scuola per quei sapori così diversi!), molto legato ai nonni, alla mia adorata mamma scomparsa purtroppo nel 2005 senza averlo potuto conoscere non manca mai di portare una rosa quando andiamo al cimitero; certo problemi ce ne sono, ma direi che sono per lo più quelli di tutti i bambini con un accentuazione nel suo caso sulla scuola, direi più per l’organizzazione che per i risultati in quanto Sriki frequenta con profitto la prima media.

Questo bambino venuto da lontano ha rivoluzionato completamente la nostra vita: in questo breve periodo insieme a noi non ha mai smesso di insegnarci nuove cose attraverso le sue osservazioni, le "battute", i riferimenti alla sua vita precedente, alla sua esperienza e i suoi ricordi si fondono insieme alle sue speranze.

Cordialmente


Alessandra, Alberto e Srika Previtali


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