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Ente autorizzato per le adozioni internazionali

La nostra storia

La Primogenita International Adoption nasce ufficialmente a Piacenza il 3 novembre 1987 ma la sua storia inizia molto tempo prima.

Suor Giovanna Alberoni
Suor Giovanna Alberoni

Alla fine degli anni '70 alcune famiglie piacentine conobbero la triste realtà che affliggeva larga parte della popolazione dell’India, attraverso l’opera e la testimonianza di Madre Giovanna Alberoni, suora missionaria piacentina in quel paese.
Immediatamente iniziò, con discrezione, un concreto aiuto a Madre Giovanna.
Il primo atto fu la costruzione di un centro sanitario per la popolazione che viveva nei dintorni delle missioni.
La maggior parte delle persone che accedevano a questa struttura assistenziale erano donne con i loro figli: questo mise in rilievo la triste realtà della donna e il degrado sociale che impediva ai loro figli di crescere in una famiglia.
Senza proclami o azioni plateali si cercò di porre un rimedio a quanti venivano a contatto con le missioni.
Oltre al supporto al parto e alla cura dei bambini si iniziarono a costruire scuole.

L’Adozione a Distanza (ora conosciuta come SAD) si rilevò una azione concreta che poteva garantire ad un gran numero di bambini l’accesso allo studio.
Ma ben presto ci si scontrò con un'altra grave realtà: l’abbandono dei bambini.
Il costruire degli orfanotrofi fu spontaneo ma, era necessario trovare una risposta alla richiesta d’aiuto di questi bambini.

Nel 1981 una prima coppia, di quel nascente gruppo di famiglie, adottò, secondo le leggi vigenti in India e in Italia, un bambino.
Dopo, altre famiglie seguirono il loro esempio.

Nel 1983 il numero di famiglie che gravitava intorno all’opera di Madre Giovanna, era cresciuto, e contemporaneamente era cresciuta la consapevolezza che tutta questa opera di aiuto doveva essere regolamentata.
Nacque, quindi, una Associazione privata che negli anni crebbe, arrivando alla sua costituzione (1987) con il nome di "LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION".
La nascente Associazione si dotò di uno Statuto che poneva la prevenzione all’abbandono minorile come scopo primario della sua futura azione, relegando l’adozione internazionale come ultimo atto di aiuto nel contesto della tutela dei minori abbandonati.
Contemporaneamente l’India, antesignana della Convenzione dell’Aja (Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozioni, 29 maggio 1993), si stava dotando di una legge che regolasse le adozioni nazionali e internazionali.
Il 9 maggio 1990 nasce a Dehli il Central Adoption Resources Agency (C.A.R.A.).

Alcune famiglie adottive dell'associzione La Primogenita International Adoption Onlus

In quegli anni dove imperava l’adozione "fai da te", che esponeva i bambini e le coppie ad un "mercato", La Primogenita International Adoption poneva la legalità alla base del suo operato.
Poche altre associazioni erano nate in quel periodo, ma furono foriere di quel cambiamento che, la ratifica italiana della Convenzione dell’Aja (Legge 476/1998), portò nel quadro dell’adozione Internazionale in Italia.
La Primogenita, ormai legalmente riconosciuta, iniziò il suo cammino di legalità.
Riconosciuta "Ente Morale" con Decreto del Ministero degli Interni del 26/04/1991 viene iscritta nel Registro regionale del Volontariato con Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna il 20/07/1993.
Nel 1992 viene autorizzata all’adozione di minori provenienti dall’India con Decreto del Ministero degli Affari Esteri (D. M. 22/09/1992).
Contemporaneamente viene accreditata presso il C.A.R.A.
Inizia con questo atto il suo percorso autonomo nel mondo dell’adozione.

La Primogenita negli anni successivi si aprì ad altri paesi e in rapida successione ottenne nel 1998 l’autorizzazione all’adozione di minori provenienti da Polonia (12.1.1998) e Romania (5.10.1998) con Decreto del Ministero degli Esteri.
Alla costituzione della Commissione per le Adozioni Internazionali, La Primogenita International Adoption, fu inserita di diritto nell’albo degli Enti Autorizzati ad operare nel campo delle adozioni internazionali.
A questo seguì l’autorizzazione all’adozione dei minori provenienti dalla Federazione Russa con delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 17/05/2001, e all’adozione dei minori provenienti dalla Lituania con delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 08/05/2002.
Sempre nel 2002 fummo autorizzati dalla Commissione per Le Adozioni Internazionali (1.10.2002) ad operare su tutto il sul territorio nazionale.
Nel 2005 fummo autorizzati all’adozione dei minori provenienti dalla Tanzania, con delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali (10/12/2005).
Nel 2006 fummo autorizzati all’adozione dei minori provenienti dal Camerun (delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 21/06/2006), e all’adozione dei minori provenienti dal Bosnia Erzegovina (delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 27/07/2006).
Nel 2007 fummo autorizzati all’adozione dei minori provenienti dal Congo - Brazzaville (delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 20/07/2007), e autorizzati all’adozione dei minori provenienti dalla Bolivia (delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 12/09/2007).
Nel 2010 fummo autorizzati all’adozione dei minori provenienti dal Senegal con delibera della Commissione per Le Adozioni Internazionali del 19/01/2010.
Attualmente siamo operativi in: India, Polonia, Lituania, Bosnia Erzegovina, Federazione Russa, Tanzania, Senegal.
Siamo in attesa di accredito presso i governi di: Congo Brazzaville, Cameroun, Bolivia.
La Romania ha sospeso le adozioni internazionali. In questo paese manteniamo rapporti con i nostri rappresentanti locali in attesa che la politica dia una risposta ai gravi problemi dei bambini abbandonati che languono negli orfanotrofi rumeni.

Questa la nostra crescita nell’ambito dell’adozione internazionale, ma insieme a questo è cresciuto, parimenti, il nostro impegno nel’ambito della cooperazione.
Rimandiamo ad altre pagine il nostro impegno passato e presente nell’ambito della cooperazione.
È esperienza comune di noi che, venuti a contatto con la realtà dei paesi da dove provengono i nostri figli, sentiamo la necessità di rispondere con generosità alle richieste d’aiuto che provengono dagli occhi dei bambini che abbiamo visto negli orfanotrofi.
Il nostro impegno non deriva da supposti valori morali o politici ma da una necessità di rispondere all’amore con altro amore.

Per questi motivi per noi il concetto di cooperazione e adozione internazionale fanno parte di un medesimo progetto.
Seguendo le concezioni attuali nel campo della cooperazione noi possiamo distinguere i progetti come: a lungo termine, a medio termine e a breve termine.

I progetti a lungo termine riguardano tutte quelle azioni che i governi, sostenuti dagli alti organismi internazionali, devono porre in essere per estirpare le cause sociali che determinano la povertà e il degrado sociale e che, conseguentemente, portano all’abbandono dei bambini.

Nei progetti a medio termine una associazione come la Primogenita può intervenire proponendo e sostenendo con le autorità locali progetti che vadano ad aiutare le famiglie in difficoltà sociale ed economica e nel campo sanitario, favorendo il mantenimento di un adeguato sostegno economico alle famiglie impedendo l’abbandono dei minori.

Il progetto a breve termine per eccellenza è proprio l’adozione internazionale che va a risolvere il problema reale dei bambini che sono in orfanotrofio. La mancanza di affetto e di stimoli reca gravissimi e irreversibili danni a questi bambini, è prioritario, quindi trovare una valida famiglia per questi bambini.

Ecco che La Primogenita cerca e sostiene le famiglie che vogliono intraprendere questo percorso portandole alla consapevolezza di quanto stanno compiendo.
In questo cammino vogliamo radicalmente mutare il comune pensiero sull’adozione.
Noi non accettiamo il concetto di accoglienza , ma lo vorremmo sostituire, vista la nostra esperienza, con il concetto di donazione.
I bambini non vanno accolti, ma amati per quello che sono.
Noi dobbiamo donarci a loro che, in modo meraviglioso, si doneranno a noi compiendo una meravigliosa alchimia d’amore che porterà alla costituzione della famiglia adottiva. Nuova entità non pensata dagli attori di questa avventura.

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