torna a inizio pagina
cicogna con bebè
menu mobile

Ente autorizzato per le adozioni internazionali

Testimonianza famiglia Magistrelli

E... Finalmente... Danil e Dennis!!!


Famiglia Magistrelli

Un caro saluto a tutti da Paolo, Anna Maria, Danil e Dennis Magistrelli;
Premettiamo che è sempre difficile sintetizzare in poche righe tutte le attese, emozioni, gioie, paure, preoccupazioni che hanno caratterizzato questi 7-8 mesi da quando nel mese di febbraio 2009 abbiamo ricevuto la notizia dell’invito in Russia, comunque ci proviamo.
Dopo tanta attesa, finalmente il nostro sogno si è concretizzato: ritorniamo al febbraio scorso, dopo avere avuto la notizia dell’invito sono cominciati i febbrili preparativi per la partenza, valigie, indumenti adatti per la temperatura di San Pietroburgo, qualche oggettino da portare ai bambini, passaporti, visti, cambio di moneta etc, in più eravamo stati avvisati che partivamo da soli, perché l’altra coppia che doveva venire con noi, non poteva partire per un disguido burocratico. Il tutto però veniva superato dall’ansia e dalla curiosità di sapere come fossero stati i nostri bambini, in quanto era quasi sicuro che fossero due, ma non sapevamo né l’età né il sesso.
Domenica 1 marzo, partenza: Firenze/Monaco - Monaco/San Pietroburgo.
All’arrivo ci aspetta Alexis, l’autista che ci accompagna all’appartamento dove ci attendono Ian e Dimitri incaricati della Primogenita, a San Pietroburgo. Dopo la sistemazione in casa, andiamo a dormire, saltando la cena per l’agitazione, l’emozione e con il pensiero fisso al Grande Incontro della mattina dopo.
Il lunedì mattina veniamo accompagnati presso il Comitato per le Adozioni, dove la Responsabile ci fa vedere per la prima volta le foto dei bambini e ci legge brevemente alcune informazioni su di loro.
Ora sapevamo che erano due maschietti, fratelli, di 4 e 3 anni, ma l’ansia, la voglia di vederli dal vivo si faceva insostenibile.
Noi premevamo per andare subito in Istituto, senza aspettare il giorno dopo, e nonostante ci volesse 30-40 minuti di macchina, Ian e Dimitri ci accompagnarono la mattina stessa a conoscere i bambini. Fu un incontro pieno di emozione, di lacrime (soprattutto Anna Maria) e di gioia. I bambini bellissimi e vivaci si mostrarono quasi subito a loro agio, in particolare verso la mamma, un po' meno verso il papà. Questo atteggiamento continuò anche nei giorni scorsi, cioè più feeling con la mamma, ma ciò dipende soprattutto dal fatto che nell’Istituto, le persone di riferimento sono tutte donne, dalla Direttrice al Medico e a tutte le inservienti, mentre non esiste la figura del maschio adulto.
Nei giorni seguenti, oltre a stare con i bambini, abbiamo avuto un colloquio con il medico, riguardo alle condizioni di salute dei due piccoli: la situazione era sotto controllo, le vaccinazioni eseguite, i tests per le malattie infettive erano risultati tutti negativi; tutto questo ci tranquillizzò anche se l’ipotesi contraria non sarebbe stata certo una causa ostativa all’accettazione della proposta di abbinamento; comunque meglio così, prima di tutto per i bambini e di riflesso anche per noi.
Il venerdì seguente siamo ripartiti per l’Italia, tristi ma consapevoli del fatto che nel giro di 2-3 mesi saremmo ritornati; nei giorni seguenti, a casa, il nostro pensiero fisso era sempre a quelle faccine tristi al momento dei saluti che sembravano esprimere un misto di dispiacere a un interrogativo del tipo: "ma questi due, ritorneranno?!?". Comunque il periodo, che sembrava interminabile, bene o male è trascorso e verso la metà di giugno siamo stati richiamati. Il secondo viaggio è stato più breve, 4 giorni, durante il quale la cosa principale era il sostenere l’udienza ed attendere la relativa sentenza presso il Tribunale municipale di San Pietroburgo. Nel tempo libero visitavamo i bambini, con la possibilità di farli uscire nel cortile, visto che il tempo era più clemente e non un freddo polare come a marzo. I bambini ci hanno accolto bene, anche se non erano al massimo della forma fisica, nella settimana precedente avevano avuto una infezione in bocca con relativa febbre che li aveva un po' debilitati; comunque piccole cose risolte in pochi giorni.
Nel secondo soggiorno, a differenza del primo durante il quale eravamo soli, abbiamo avuto la piacevole compagnia di altre due coppie: Paolo e Giovanna di Torino e Giorgio e Giusy di Piacenza che attendevano rispettivamente i loro piccoli Luca e Daniel.
A fine settimana siamo ripartiti, con un po' di magone ma con la consapevolezza che ormai la cosa era fatta.
Anzi ora ci dovevamo dare da fare per ultimare la cameretta e sistemare gli ultimi dettagli.
III viaggio: finalmente l’ordine di partire, dal 19 al 24 luglio con tanta gioia, e un po' di preoccupazione per il viaggio di ritorno, considerando anche il doppio scalo aereo. Invece tutto bene: nonostante i tempi lunghi per le formalità doganali, controllo bagagli, check-in, imbarco, i bambini erano tranquilli; in aereo erano incuriositi e divertiti dal fatto di vedere le cose dall’alto.
Un po’ di stanchezza (comprensibile) affiorò durante la sosta a Vienna, ma una volta risaliti in aereo tutto passò; finalmente si ritornava in Italia e alle 22,30 del 24 luglio arrivammo tutti e quattro a Firenze.
Ad attenderci c’erano gli zii Adelio e Gemma con i cugini Luca e Alessandra e durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati anche a casa degli altri zii Dino e Lucia e il cugino Michele.
Durante la giornata Gemma e Alessandra avevano preparato gli addobbi, cartelli e palloncini per accogliere degnamente a casa loro Danil e Dennis. Ad attenderci, i nonni Remo e Lina insieme ad Habiba la nostra collaboratrice familiare che assiste il nonno Remo.
Eravamo stanchi e stravolti, ma felici, e anche i bimbi mostravano di gradire il nuovo posto e sembravano a loro agio.
La mattina dopo, abbiamo finito il giro dei parenti, nonni Corinno e Giuditta, e tutti gli altri zii, cugini.
Nei giorni seguenti sono cominciate le visite di amici e conoscenti; abitiamo in un piccolo paese di 250 anime, e tutte le persone dai bambini ai grandi volevano portare il loro affettuoso saluto di benvenuto a Danil e Dennis, i quali in un primo momento erano un po' frastornati da tante attenzioni, ma poi ben accettate, considerando che queste esternazioni di affetto, erano sempre accompagnate da giocattoli, abiti, caramelle, dolci, cioccolate ecc.
Comunque i primi giorni e le prime settimane, sono stati duri per tutti: per noi, ma soprattutto per i bambini: improvvisamente in poche ore, sono passati da un mondo ad un altro, con persone diverse, lingua sconosciuta, abitudini, usi e alimentazione totalmente diversi dalle loro e con un caldo torrido di 35-40 gradi contro una temperatura più primaverile di San Pietroburgo intorno ai 20-22 gradi.
Ad oggi, dopo tre mesi, hanno fatto progressi importanti per la lingua, frequentano l’asilo, stanno imparando a conoscere ed apprezzare le abitudini alimentari del nostro Paese,sono vivaci (a volte anche troppo!!!) ed intelligenti e tutto fa bene sperare per un sereno e completo inserimento in famiglia e nella nostra piccola comunità.


Seguici su Facebook

CHI SIAMO

SEDI

PROGETTI



FOTOGRAFIE