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Ente autorizzato per le adozioni internazionali

Testimonianza di Conrad D’Aleo

Conrad D’Aleo

Il mio nome è Conrad. Avevo 10 anni quando ho avuto l’opportunità di essere adottato.

Stavo in un Istituto della Polonia, in una stanzetta insieme a mio fratello Raffaele e al mio fraterno amico Dario.

Le mie giornate erano piatte, sempre uguali, divise tra la scuola di mattina, il computer, il calcio e la TV di pomeriggio. Nessun impegno e responsabilità, e pochi affetti.

Vivevo la mia infanzia in attesa di una famiglia.

La prima volta che ho visto i miei futuri genitori ero molto intimidito ma felice. Ho pensato che stava succedendo davvero e che stavo per cambiare la mia vita. Ero però combattuto nell’anima perché una parte di me voleva rimanere vicino ai parenti e amici e l’altra desiderava una nuova famiglia e nuovi legami. Così nei diversi incontri ho fatto molte monellerie, sono stato triste e taciturno e non volevo più partire.
In questa avventura non ero da solo. Avevo mio fratello Raffaele con cui litigavo spesso e insieme abbiamo fatto impazzire la nostra nuova famiglia che ci ha sopportato, compreso e resistito fino alla fine.
La sera prima di partire era stata organizzata una cena d’addio. Era venuto anche il mio amico Dario, ritrovato poi qui in Italia, che mi ha consigliato di partire.
Sì! Avrei lasciato la mia famiglia, ma in Italia avrei avuto la possibilità di crearmi un futuro migliore.
Così rincuorato sono partito. Il viaggio è stato lungo però divertente. Era la prima volta che prendevo l’aereo.
Le prime settimane piangevo. Tutto era diverso, però piano piano mi sono ambientato ed ho ritrovato la mia serenità.
Adesso ho 15 anni e mi accorgo che ho fatto una buona scelta perché ho la possibilità di studiare e diventare qualcuno. Il mio desiderio è quello di diventare Ingegnere Informatico.
In Polonia non studiavo perché nessuno mi diceva che lo studio era importante, invece qui in Italia ho un papà attento e disponibile ad ascoltarmi, ad aiutarmi quando ho alcune difficoltà e ho una mamma sempre presente che mi accudisce e capisce le mie preoccupazioni di adolescente. Sono fortunato ad avere due genitori che mi stimano, mi rispettano e appoggiano i miei progetti.
Quel che sono oggi lo devo al mio carattere, al loro amore, ma anche a Mimma e a Magda e al loro lavoro importantissimo in associazione.
Grazie Mimma, per avermi dato una bellissima famiglia!


Conrad D’Aleo


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